Una morsa che stringe e spinge, con una forza inaudita, la piccola Cipro. Da un lato le pressioni di Berlino, contraria tout court al “no” coraggioso del parlamento cipriota alle misure di prelievi suiconti correnti dell’isola. Con indiscrezioni che vorrebbero al posto del dimissionario Sarrys alla guida del delicato ministero delle Finanze, Christopher Pissarides, cittadino cipriota e premio nobel per l’economia che insegna alla London School of Economics, un non filo russo. E dall’altro Gazprom e il governo di Mosca con cui il governo del merkeliano Anastasiades non ha trovato un accordo, dopo il vertice moscovita di questa mattina. Al termine del quale Vladimir Putin ha chiesto la presenza in tempi brevissimi a Mosca del Presidente della Repubblica di Cipro.
Intanto sulle bandiere di portesta cipriote appaiono scritte che potrebbero riguardarci da vicino"Who next? Spain or Italy?"
Redazione
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