La situazione appare bloccata: ogni parte politica vuole un pedaggio da pagare da parte delle altre forze politiche.
Il Pdl un moderato di centrodestra per il prossimo settennato: Gianni Letta, Frattini ma anche Amato sembra non dispiacere. Ma su questo punto Napolitano non vuole pressioni, e non ritiene possibile un preaccordo in tal senso. sopratutto non accetta quei nomi. Il centrodestra però non ha fretta, forte anche dei vari sondaggi che vogliono la sua coalizione prima in caso di nuove elezioni.
Maroni parla su twitter "di consultazioni inutili".
Per il M5S è importante il nome del prossimo premier: se non è un proprio eletto, si punta ai presidenti emeriti della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky e Valerio Onida, ma anche l’ex direttore della Normale, lo storico dell’arte Salvatore Settis. In questo caso ci potrebbe essere accordo col Pd, per un Governo di "cambiamento". Per il resto le posizioni di chiusura a un qualsiasi altro tipo di governo, nonostante qualche crepa interna, rimangono nette.
Sembra comunque difficile, eccezion fatta per aperture dell'ultim'ora di una delle tre grandi coalizioni, che si possa arrivare a una soluzione prima di Pasqua.
Redazione
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