Era dai tempi dei primi film di Romero (“L’alba dei morti
viventi” nel 1968) che non si vedeva una tale diffusione di zombie. Il prossimo
20 giugno uscirà “World War Z”, protagonista la superstar Brad Pitt, una mega
produzione che presenterà uno degli scenari più classici del cinema horror,
l’apocalisse zombie. Del resto, lo stesso maestro Romero, ha ravvivato di
recente l’attenzione con due nuovi titoli (gradevoli, di pregevole fattura, ma
lontani dal capolavoro dell’opera prima): “Diary of the Dead: Le cronache dei
morti viventi” del 2007 e “Survival of the dead: L’isola dei sopravvissuti” del
2009.
Se fino a qualche anno fa, il genere era relegato alle
categorie dei B-movie, oggi la carne putrescente dei morti viventi è di moda,
tanto da attirare grandi star del cinema e della produzione statunitense e
catturare per tre anni di seguito l’attenzione del pubblico televisivo
mondiale.
La serie “The Walking Dead”, del regista Frank Farabont,
trasmessa dal 2010 in tutto il mondo, raccoglie sempre più consensi, tanto da
aver lanciato la Z-mania: visto da più di 10 milioni di spettatori solo negli
USA (record assoluto per una serie della TV via cavo), ha contagiato le platee
di tutto il mondo. Il segreto della serie è l’aver puntato sullo sviluppo
psicologico dei personaggi, che subiscono una graduale e percettibile
trasformazione durante la serie. Non mancano le scene adrenaliniche, sempre al
limite dello splatter più spinto, per la gioia degli estimatori. E’ una serie
corale, con momenti d’introspezione e dialogo prova di grande sceneggiatura,
che racconta la solita storia (che forse è un po’ la storia del mondo) di tutte
le grandi favole apocalittiche: non importa quanto cattivi siano i mostri, alla
fine la più grande crudeltà sarà sempre quella dei sopravvissuti, che si
riveleranno spietati ed assetati di potere.
Tratto dal fumetto omonimo di successo di Robert Kirkman,
illustrato magistralmente da Tony Moore e Charlie Adlard, la terza stagione
della serie si è chiusa battendo l’ennesimo record di ascolti e c’è da
scommettere che la prima puntata della quarta serie (il 20 ottobre negli USA
sul canale AMC) sarà di nuovo un record di ascolti.
Intanto dal 20 giugno potremo godere del kolossal con Pitt,
che racconta di una rapida epidemia di rabbia che trasforma uomini sani in
mostri aggressivi che con un solo morso sono in grado di infettare e reclutare
rinforzi tra i soggetti sani.
Lo scenario è globale (a differenza del piano locale e
personale di The Walking Dead): il mondo dei “sani” si è riorganizzato per
resistere all’ondata crescente di zombie, che mettono a repentaglio la
sopravvivenza dell’intera umanità. I sopravvissuti civili sono costretti a
vivere su navi a largo delle coste, dove sono a riparo dal contagio; Pitt, un
impiegato delle Nazioni Unite, impegnato a salvare la propria famiglia
attraverso i continenti, si unisce al manipolo degli eroi che tentano di
salvare l’essenza stessa dell’umanità (libri, opere d’arte, sopravvissuti)
dalla catastrofe. Il tutto condito con effetti speciali e scene d’azione, per
un risultato esplosivo: sicuramente il successo sarà contagioso.
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