Marc predica prudenza - "per il mondiale sarà dura" -, ma ha doti e carattere per farcela. La sua impresa ha fatto rumore: si sapeva di avere a che fare con un predestinato, ma la conferma che ha fornito sul campo è stata da consumato campione. Ripetersi, è chiaro, sarà più difficile, ma finora ha impressionato. Eloquente un tweet di Casey Stoner, che gli ha lasciato il sellino della Honda Hrc: "Orgoglioso di Marquez - ha scritto l'australiano -. Fin qui ha fatto un gran lavoro, sarà interessante vedere il prossimo paio di gare". Rispetto a Stoner - il migliore talento per velocità pura dell'ultimo decennio - e tanti altri miti della moto, Marquez ha già fatto meglio. Avendo vinto al solo secondo GP nella top class, infatti, Marquez ha messo dietro di sé non Biaggi e Saarinen che vinsero al debutto, ma una lista di campioni da brividi: Lorenzo ce ne ha messi 3, Pedrosa 4, Rossi 9, per restare al presente. Risalendo al passato, più o meno prossimo, Stoner ne impiegò 17 (ma con pole al 2° e podio al 3°), Doohan addirittura 26, Agostini e Schwantz 7, Kenny Roberts 4. Non tutti disponevano di una moto fantastica e paragonabile alla sua Honda RC213V, ma lo stupore resta. Il libro dei record è aperto: Marquez pare pronto a riscriverne tante pagine.
Redazione
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