Di buon’ora arriva nella Capitale Paolo Rodella, il legale che da anni segue le faccende di Max, lo stesso che curò nel 2010 la laboriosa risoluzione con il Cagliari. Ha appuntamento con Walter Sabatini, d.s. giallorosso. Dopo due ore di colloquio viene stilata una scaletta contrattuale che prevede un biennale da 3,5 milioni di euro (più ricchi premi). Manca la firma di Allegri, ma c’è allegato un vincolo morale. O l’attuale allenatore rossonero controfirma il contratto entro domani sera oppure liberi tutti. Ma c’è aria di grande ottimismo in casa romanista, anche perché le rassicurazioni sono evidenti. E in effetti nel pomeriggio il conte Max si presenta in via Turati con fare molto deciso. Va in fondo al corridoio e davanti all’a.d. Adriano Galliani mostra un volto differente da quello pacato del weekend londinese. L’allenatore toscano è tormentato dai dubbi. E’ vero, ha un altro anno di contratto con il club rossonero. ma il silenzio di Silvio Berlusconi lo preoccupa. Ha il timore che l’imminente summit non darà una fumata bianca. E fa presente che potrebbe anche passare la mano. Il manager milanista non fa una piega e gli lascia ampia libertà di scelta. Il significato è chiaro: se vuole andare alla Roma non avrà problemi dal Milan, la risoluzione è pronta. Ma Allegri non va oltre e lascia gli uffici del club con il cuore in subbuglio. A Roma hanno fretta d’avere una risposta, ma lui non se la sente ancora di fare il grande passo.
Redazione
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