Così Daniele Pradè, d.s. della Fiorentina: “Non ho parole in questo momento. Meritavamo molto di più, a noi non hanno mai regalato nulla. Ci avevamo creduto fino alla fine, faccio i complimenti al Siena perché ha dato tutto. Siamo una società forte non siamo bischeri, anzi siamo rispettati dal calcio italiano e dal calcio europeo. Siamo una squadra che piace e che tutti vogliono vedere. Questo è uno dei risultati più ingiusti. Nello spogliatoio non sono contenti per aver raggiunto solo l’Europa League. Sarà difficilissimo ripetersi. Rossi-Jovetic in futuro? Devono parlarsi Jovetic e Della Valle, io non posso esprimermi. Rossi è un top player e sarà la nostra ripartenza per il prossimo anno. Rigore al Milan? Sono andato via, che potevo fare… I minuti finali? Siamo passati dall’euforia alla depressione però posso dire che me l’aspettavo, era un epilogo scritto. Ci fa piacere essere la squadra italiana più seguita in Europa, abbiamo riportato la gente allo stadio e l’empatia con la città".
Fiorentina, Gonzalo Rodriguez:"Se dico quello che penso non gioco piu' in Italia"
lunedì 20 maggio 2013
Così Daniele Pradè, d.s. della Fiorentina: “Non ho parole in questo momento. Meritavamo molto di più, a noi non hanno mai regalato nulla. Ci avevamo creduto fino alla fine, faccio i complimenti al Siena perché ha dato tutto. Siamo una società forte non siamo bischeri, anzi siamo rispettati dal calcio italiano e dal calcio europeo. Siamo una squadra che piace e che tutti vogliono vedere. Questo è uno dei risultati più ingiusti. Nello spogliatoio non sono contenti per aver raggiunto solo l’Europa League. Sarà difficilissimo ripetersi. Rossi-Jovetic in futuro? Devono parlarsi Jovetic e Della Valle, io non posso esprimermi. Rossi è un top player e sarà la nostra ripartenza per il prossimo anno. Rigore al Milan? Sono andato via, che potevo fare… I minuti finali? Siamo passati dall’euforia alla depressione però posso dire che me l’aspettavo, era un epilogo scritto. Ci fa piacere essere la squadra italiana più seguita in Europa, abbiamo riportato la gente allo stadio e l’empatia con la città".
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