In totale i giovani disoccupati sono 635 mila e rappresentano il 10,5% della popolazione in questa fascia d’età. Quanto al numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta dello 0,5% rispetto al mese precedente (+69 mila unità). Il tasso di inattività si attesta al 36,3%, in aumento di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e in diminuzione di 0,2 punti su base annua.
A marzo il tasso di disoccupazione è rimasto fermo all’11,5%, stesso dato di febbraio ma in aumento di 1,1 punti percentuali rispetto allo stesso mese del 2012. L’Istituto di statistica sottolinea come il numero di disoccupati, pari a 2 milioni 950 mila, diminuisce dello 0,5% rispetto a febbraio (-14 mila). Il calo interessa sia la componente maschile sia, in misura più lieve, quella femminile.
Su base annua la disoccupazione cresce dell’11,2% (+297 mila). Quanto agli occupati a marzo erano 22 milioni 674 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto a febbraio (-51 mila) ma si tratta di un calo – sottolinea l’Istat – che riguarda la sola componente femminile. Su base annua l’occupazione diminuisce dell’1,1% (-248 mila). Il tasso di occupazione, pari al 56,3%, diminuisce di 0,6 punti rispetto a dodici mesi prima. Mentre gli uomini occupati crescono di 19 mila unità, le donne a lavoro si riducono di 70 mila unità, sempre rispetto a febbraio. Con tutta probabilità la permanenza a lavoro delle donne over-50, che aveva finora permesso di arginare il calo, non basta più a garantire la stabilità e, tanto meno, la crescita dell’occupazione.
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