Segnalazioni che non hanno evidentemente avuto esito. Ieri è quindi arrivato il crollo definitivo: nessun ferito, perché appunto l’edificio era deserto. Ma una domanda torna puntualmente ogni anno alla vigilia della ripresa delle lezioni: come stanno le scuole e le università in Sicilia? Male, anzi malissimo. E a raccontarlo non sono soltanto i fatti di cronaca come quello del crollo a Scienze Politiche. A tracciare il libro nero delle scuole sull’isola sono soprattutto i numeri. Dati incontrovertibili che immortalano la tragica situazione in cui versano le scuole siciliane: aule con l’intonaco scrostato, infissi arruggini o mancanti, manutenzione assente, rischio elevato di incendi, impianti elettrici non regolari. Il tutto aggravato dai raid distruttivi notturni che scandiscono le settimane nelle scuole più a rischio, quelle che sorgono nei quartieri più disagiati delle città siciliane.
Redazione
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