Manovratore per la vittoria di Tavecchio in Figc, ostenta, come un gerarchetto del Ventennio o un camorrista a un concerto di Gigi D'Alessio, una tracotanza ridicola che dona una perfetta istantanea non dello stato del calcio italiano, ma dello stato di cose in cui è ridotto il paese in tutte le sue giunture.
Ricorda Luciano Moggi che entrava e usciva dagli spogliatoi di Coverciano senza motivo e senza gradi; che a Firenze caricava in taxi Cannavaro interista e lo scaricava a Napoli juventino.
Per lo meno Moggi di calcio capiva infinitamente più' di questo personaggio che, in un paese come la Germania o Inghilterra, probabilmente venderebbe pop-corn allo stadio.
Redazione
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